Argomento vasto e spinoso per quanto…fondamentale!
Dopo aver aperto con il flow e fatto qualche speculazione sul decision making, apriamo questa settimana con uno tra gli argomenti più caldi che si trovano sulla scrivania del coach: i fondamentali.
Se anche a voi mancano visceralmente le gesta di chi si è guadagnato un soprannome affine, forse abbiamo qualcosa in comune!

L’apprendimento delle basi è scandito da fasi molto note a chiunque abbia frequentato corsi federali, più o meno a tutti i livelli. Propongo, come in ogni #lunedidelcoach che si rispetti, di rivederle insieme con l’aggiunta di qualche domanda e spunti di riflessione! Oggi ci concentriamo sul topic applicato al settore giovanile, il vero centro del fondamentale.
Osservare credo fortemente sia il primo passo.
Possiamo dire che l’osservazione dei gesti compiuti da chi li padroneggia come fosse bere un caffè per i comuni mortali, sia essa stessa un’attività formativa? La mia idea e risposta è sì. Per questo, soprattutto in contesto giovanile, consiglio e suggerisco sempre: “…guardate le partite! Guardate il basket europeo, l’Nba, qualsiasi campionato professionistico (e non) vi aggradi! Osservate perché, anche così, imparate e potete prendere spunto!”
Dimostrare per far comprendere. Sicuramente una risorsa fondamentale per i nostri giovani atleti!
Chi ci ha insegnato ad insegnare ha sempre messo il focus, correttamente, sulla fase dimostrativa. Il momento in cui facciamo vedere e spieghiamo un gesto tecnico è il momento forse più importante per i giovani che vogliono apprendere. Inseriamo con regolarità e precisione questo momento nella nostra programmazione?
Sperimentare per vivere e per scoprire quanto si ha voglia di imparare!
La fase successiva è, ovviamente, la sperimentazione in 1vs0. La fase di gioco in cui gli atleti mettono in atto quanto stanno imparando, “a secco”. Domanda: a che velocità andiamo in questa fase? A mille all’ora dall’inizio? O partiamo soft? Ci preoccupiamo di far seguire un buon numero di ripetizioni a tutta la squadra? Diamo il tempo all’apprendimento? Pretendiamo subito la perfezione o incitiamo e suggeriamo quanto serve per arrivare alla padronanza del gesto base? Consiglio semplice: non abbiamo fretta. Diamo il tempo necessario a ognuno!
Utilizzare ciò che si è appreso nei giusti tempi e modi.
Col tempo e dopo tanta (ma proprio tanta, tipo tantissima!) ripetizione, gli atleti troveranno la chiave giusta per utilizzare i fondamentali e li avranno fatti propri. Avremo quindi, a questo punto, la possibilità di modificare le variabili di tempo e spazio, inserire letture didattiche con scala di difficoltà crescente e, infine, di richiedere la giusta applicazione in fase di gioco e di gara.
A proposito di gara: possiamo chiedere ai nostri giovani di fare qualcosa che ancora non hanno imparato? Siamo sempre sicuri di fare le domande giuste, domande che siano a livello delle possibilità dei nostri giovani atleti? Correggiamo, anche e soprattuto in fase di gara, qualcosa che i nostri ragazzi hanno già avuto modo di sperimentare in palestra?
Ecco, questo. Come sempre incito alla condivisione e al confronto. Scriviamoci!